Santa Croce, una lama abitata da millenni

Posta Santa Croce sorge sul ciglio dell’omonima lama. Ma cosa sono le “lame”? Prendiamo in prestito le parole dello studioso Carmelo Colamonico:

«Al posto dei fiumi la Puglia ha le sue “lame”. La lama è l’avvallamento nel quale si raccolgono e scorrono le acque nei giorni piovosi, è l’incisione naturale che si affonda dalle Murge al mare […]. La funzione delle lame si riconosce nelle ore di pioggia, e nei periodi specialmente delle forti piogge. Allora esse mostrano la loro vera natura, quella cioè di strade maestre delle acque correnti» (cfr. C. Colamonico “Aspetti geografici sulla Puglia”, Ed. Scuola Tipografica Istituto Provinciale “Apicella”, 1971).

Le lame hanno da millenni costituito un habitat prediletto dall’uomo: nella nostra lama, a pochi passi dalla masseria, si trovano due dolmen: quello, celeberrimo, della Chianca e quello di Albarosa, meno noto anche perché coperto da una specchia. 

Pubblichiamo qui di seguito la scansione di un opuscoletto presente nel nostro archivio, redatto dal Sacerdote Francesco Samarelli, che con l’archeologo Michele Gervasio scoprì questi due dolmen.